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Attenzione in giardino, la bellezza di questa farfalla e della sua ninfa nasconde un pericolo letale: ecco di cosa si tratta

La lanterna maculata, insetto invasivo proveniente da Cina e Vietnam, minaccia l’agricoltura europea causando danni a vigneti e frutteti, con l’Italia a serio rischio di infestazione.

La lanterna maculata, conosciuta scientificamente come Lycorma delicatula, è un insetto di origine asiatica che sta sollevando preoccupazioni in Europa per il suo potenziale distruttivo. Questa specie invasiva, originaria di Cina e Vietnam, è riconoscibile per i suoi colori vivaci e le ali punteggiate. Tuttavia, dietro la sua bellezza si cela una minaccia seria per vigneti, frutteti e altre colture agricole. La sua presenza è stata registrata anche in alcuni paesi europei, tra cui la Spagna e l’Italia, dove si teme possa causare danni ingenti all’agricoltura locale.

La minaccia invisibile: perché è importante prestare attenzione

Pur non essendo nociva per l’uomo, la lanterna maculata rappresenta un rischio significativo per l’ecosistema e l’agricoltura. Con una lunghezza di circa 2,5 centimetri, questo insetto si nutre della linfa di oltre 170 varietà vegetali, compromettendo la salute delle piante. La bellezza del suo aspetto, sia nella fase adulta che in quella giovanile, non deve ingannare. Le ninfe, di un colore nero e rosso, e le adulte, con ali grigio-marroni e posteriori cremisi, si dedicano a un’alimentazione aggressiva. Questo comportamento porta alla produzione di melata, una sostanza zuccherina che favorisce la crescita di muffe e parassiti, contribuendo al declino delle piante colpite. Tra le specie più vulnerabili ci sono le viti, gli alberi da frutto, e l’ailanto, un albero invasivo già presente in Italia, creando un terreno favorevole per la proliferazione della lanterna maculata.

Situazione attuale in Europa: un’allerta crescente

La lanterna maculata è stata classificata dall’Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante come parassita di categoria A1, il che indica la sua alta pericolosità. Modelli climatici suggeriscono che l’Italia, insieme ad altri paesi come Spagna, Francia e Regno Unito, potrebbe diventare un habitat ideale per questa specie. L’allerta è stata attivata in seguito all’avvistamento avvenuto a Madrid il 17 luglio 2024, sollevando timori per un possibile rapido spostamento verso il territorio italiano. Le uova di questo insetto possono essere depositate in vari luoghi, come tronchi e veicoli, rendendo difficile il contenimento della specie. La loro capacità di mimetizzarsi rende ancora più complessa la loro individuazione e rimozione.

Ripercussioni economiche e ambientali per l’Italia

Negli Stati Uniti, la lanterna maculata ha già causato ingenti perdite economiche nel settore agricolo. In Italia, la situazione potrebbe rivelarsi altrettanto critica, con il rischio di danni significativi a vigneti, frutteti e piante ornamentali. La particolare condizione climatica del Centro-Nord Italia, unita alla diffusione dell’ailanto, favorisce l’insediamento della specie, rendendo l’Italia vulnerabile a una potenziale invasione. La protezione del patrimonio agricolo e paesaggistico nazionale è quindi messa a rischio, con conseguenze dirette sulla produzione e sull’economia agricola.

farfalla sul fiore

Azioni da intraprendere: il ruolo dei cittadini

Le autorità fitosanitarie italiane stanno attuando misure di monitoraggio, ma è cruciale che anche i cittadini partecipino attivamente nel segnalare eventuali avvistamenti. Gli adulti della lanterna maculata, quando sono a riposo, possono essere confusi con falene grazie alle loro ali grigie con macchie nere. Le ninfe, prima di sviluppare la colorazione rossa, si presentano nere con puntini bianchi. L’alimentazione di questo insetto può provocare il disseccamento dei rami e un generale deterioramento delle piante. In situazioni di infestazione grave, le piante colpite possono presentare fumaggini, funghi che si sviluppano a causa della melata prodotta dall’insetto. Per questo motivo, è sconsigliato avvicinarsi all’insetto e, in caso di avvistamento, è opportuno scattare fotografie e inviarle ai servizi competenti per una corretta gestione della situazione. Le uova, che mimetizzano con un rivestimento simile a fango, devono essere segnalate e rimosse con cautela, contribuendo così alla prevenzione della diffusione della specie.