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Attenzione a questi frutti: la scoperta da uno studio che preoccupa, cosa è emerso

I fichi secchi sono alimenti di origine vegetale ottenuti dalla lavorazione dei frutti dell’albero del Fico. Nei periodi festivi sono molto utilizzati, sopratutto nel periodo Natalizio.

I fichi secchi sono stati soggetti ad analisi da parte delle autorità tedesche. Vediamo cosa è stato riscontrato da queste analisi.

I fichi secchi hanno un ottimo contenuto di fibra alimentare, che li rende utili a regolarizzare l’intestino, prevenendo la stipsi e aumentando la flora batterica. Hanno inoltre un’elevata concentrazione di sali minerali, vitamine, calcio, potassio e ferro. Facilmente digeribili, hanno un elevato contenuto di enzimi e mucillagini, e si prestano bene a diete per intolleranze al glutine e al lattosio.

Presenza di micotossine nei fichi secchi

Gli uffici investigativi per il controllo degli alimenti in Germania, ha analizzato un totale di 64 campioni di fichi secchi. Quello che si cercava di capire, è se contenevano tracce di micotossine. Le micotossine sono sostanze chimiche tossiche prodotte dai funghi. Alcune di esse sono responsabili di fenomeni di avvelenamento causate dal consumo di alcune specie di macromiceti.

fichi aperti

Il livello massimo di ocratossina A è stato superato da 11 campioni. L’ocratossina A, ha un effetto tossico sui reni, oltre che ad essere classificata cancerogena. Inoltre in 7 dei campioni è stato riscontrato il superamento delle aflatossine.

frutta secca

I fichi secchi testati erano tipici del mercato tedesco, ma non è da escludere che tossine della muffa si trovino anche in prodotti provenienti dalla Turchia, che rifornisce di questo prodotto l’Italia. Le partite contaminate sono state tolte dal commercio, ma si suggerisce di acquistare fichi secchi solo da canali ufficiali. Inoltre prima di acquistarli, fate caso alla presenza di muffa. Nel caso sia presente, non consumateli.

Per salvaguardare la salute, l’Unione Europea ha fissato i livelli massimi di micotossine per gli alimenti nel regolamento (ce) n. 1881/2006.

Per evitare la formazione di micotossine, bisogna conservare gli alimenti in modo corretto, facendo attenzione ad evitare la crescita di muffe