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Anche in Francia il compostaggio domestico diventa obbligatorio, ma in Italia com’è la situazione?

In Italia siamo abituati già da tempo a fare la raccolta differenziata: il compostaggio domestico, ovvero il buttare gli avanzi di cibo e i rifiuti organici nel bidone marrone dell’umido, è un gesto che diamo ormai per scontato. Ma non è così dappertutto. Per esempio, in Francia comincia adesso a diventare obbligatorio il compostaggio in casa. Quindi fate attenzione a come buttate i rifiuti se andate in vacanza in Francia.

Compostaggio domestico obbligatorio in Francia

A quanto pare finora in Francia non era in vigore l’obbligo di raccogliere da parte gli scarti organici e gli avanzi di cibo, in modo da riciclarli. Ma questa cosa è cambiata dal primo gennaio scorso: adesso anche in Francia vige l’obbligo del compostaggio in casa.

Esattamente come succede qui da noi, anche in Francia chi produce rifiuti organici dovrà buttare fondi di caffè, bucce di frutta e verdura ed eventuali avanzi di cibo non più commestibili in un apposito bidone in modo che siano riciclabili e compostabili. In pratica, anche in Francia devono fare la raccolta differenziata.

Bidone differenziata

Ovviamente, essendo appena entrata in vigore questa nuova legge, ecco che il governo ha spiegato che, almeno per tutto il 2024, non ci saranno multe. Questo anche per dare il tempo alle varie cittadine di organizzarsi. Starà alle singole città, infatti, stabilire se verrà organizzata una raccolta porta a porta o se verranno creati degli equivalenti delle isole ecologiche dove portare autonomamente questi rifiuti organici.

La scelta della metodologia dipenderà anche dal numero di abitanti e dalla conformazione del posto. Giustamente molti francesi si stanno chiedendo in questi giorni non solo come dovrà svolgersi questo compostaggio casalingo, ma anche dove finiranno questi rifiuti organici.

secchi dell'immondizia

In linea teorica, grazie a questo tipo di raccolta differenziata, è possibile trasformare questi rifiuti organici in fertilizzanti, concimi, biometano e biogas (che andrà poi a creare anche elettricità e calore). Inoltre, così facendo, si ridurrà di 800mila tonnellate la produzione di gas serra in Francia.