Con il continuo avvicendarsi dei cambiamenti climatici i ricercatori, in campo agricolo, si sentono sempre più spronati a trovare nuove soluzioni sostenibili che possano giovare al pianeta e alla comunità. L’agrovoltaico si é rivelato una delle applicazioni più promettenti per accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili unendo la produzione agricola a quella energetica.
![agrovoltaico impianto](https://www.viveregreen.com/wp-content/uploads/2022/10/agrovoltaico.jpg)
Ma cos’è veramente?
Seppur ancora poco diffuso in Italia, l’agrovoltaico é da tempo conosciuto e applicato in Francia e in Germania. Nasce fin da subito come un sistema ibrido che permette di massimizzare la produzione di energia solare, senza danneggiare i terreni agricoli. Anzi fornisce protezione a quest’ultimi dallo stress termico delle stagioni più calde.
![agrovoltaico casalingo](https://www.viveregreen.com/wp-content/uploads/2022/10/agrovoltaico1.jpg)
I pannelli solari vengono istallati direttamente sul terreno, contribuendo a creare l’ombra necessaria alle coltivazioni più delicate. In più per le caratteristiche fisiche e chimiche che possiedono rispettano la natura e la produzione agricola, a scopo alimentare o di allevamento, non risultando in alcun modo nociva per i consumatori.
Come funziona
Gruppi di pannelli, ognuno dei quali può supportare fino a 32 moduli fotovoltaici, liberi di ruotare intorno a uno due assi ortogonali fra loro, vengono istallati a 5 m da terra.
A differenza dei pannelli fissi che ritroviamo sui tetti dei nostri palazzi, quelli dell’agrovoltaico sono dotati di un’unità elettronica che ne gestisce il momento e permette loro di “inseguire” il sole, come dei girasoli, orientandoli sempre nella direzione del sole senza che si facciano ombra l’uno con l’altro.
![agrovoltaico industriale](https://www.viveregreen.com/wp-content/uploads/2022/10/agrovoltaico2.jpg)
In questo modo si riesce ad ottenere un incremento del 30% della produzione di energia solare rispetto ai classici pannelli fissi e allo stesso tempo un’ombreggiamento dinamico pari al 15-30% del terreno agricolo sottostante.
I vantaggi reciproci non finisco qui. Vediamoli nel dettaglio:
- Innovazione dei processi agricoli rendendoli ecosostenibili e maggiormente competitivi.
- Miglioramento della competitività delle aziende agricole perché ne riduce fortemente i costi energetici.
- Utilizzazione di una parte dei terreni agricoli abbandonati in maniera proficua.
- Diminuizione dell’evaporazione dei terreni.
- Recupero delle acque meteoriche.
- Creazione di zone d’ombra che vanno a proteggere le colture da eventi climatici estremi.
Purtroppo in Italia questo progetto innovativo fa fatica a decollare a causa di spinose e lente questioni burocratiche, ma fanno ben sperare gli ultimi investimenti siciliani, grazie al progetto sviluppato da Falck Renewables a Scicli nel ragusano che riuscirà a produrre circa 20 Gwh, pari al fabbisogno di 5000 famiglie.