La raccolta di erbe spontanee non si ferma neanche a marzo. Anzi: proprio a marzo in prati e giardini potreste scovare questi sette fiori commestibili da raccogliere e mangiare. Come sempre in questi casi, però, ci raccomandiamo di una cosa: quando si procede con la raccolta di erbe spontanee e fiori commestibili, esattamente come quando si va a raccogliere funghi, bisogna essere sicuri al 100% (e anche di più) di ciò che si sta raccogliendo.
Ci sono, infatti, molte altre piante tossiche e velenose che possono essere scambiate per piante commestibili. E questo anche da chi pensa di essere esperto. Solo che in questo ambito non sono concessi errori: scambiare una pianta velenosa per una pianta edile e poi mangiarla può condurre anche alla morte.
Quali sono i fiori commestibili da raccogliere a marzo?
Ma eccoli i fiori commestibili che potreste trovare sin da adesso in prati e giardini:
- pratoline: la Bellis perennis presenta fiori con gusto lievemente amaro. Utile in fitoterapia per curare i mal di gola, le bronchiti, le enteriti e le contusioni, ecco che i boccioli possono essere raccolti e conservati sotto sale (li potete usare al posto dei capperi, anche se il sapore non è proprio identico)
- rucola selvatica: i suoi fiori danno un gusto piccante ai piatti. La si usa soprattutto per dare sapore a insalate e pesto
- violetta: fra le piante i cui fiori sono edibili abbiamo anche le violette. Utile in fitoterapia nella preparazione di infusi contro tosse e raffreddore, ecco che dai suoi fiori si può ottenere anche uno sciroppo usato per preparare i dolci. Inoltre i fiori possono essere abbinati alle insalate per insaporire e dare colore. O si possono anche preparare fritti
- malva: la Malva silvestris è una pianta erbacea che cresce anche nei prati. Coltivabile anche in casa, è nota per le sue proprietà emollienti e diuretiche. Inoltre aiuta anche la digestione. I fiori, sia freschi che essiccati, si usano negli infusi. Inoltre i fiori freschi possono insaporire e abbellire le insalate
- lamia o falsa ortica: il Lamium purpureum (o Lamium maculatum) è una pianta erbacea annuale che si trova spesso in prati e orti. Dalla propagazione assai veloce, è una delle prime piante a fiorire, anche prima dell’inizio della primavera vera e propria. I suoi fiori possono essere aggiunti nelle insalate per insaporirle un po’ (visto che fa parte della famiglia delle Lamiaceae, dunque è parente stretta di rosmarino, menta e salvia). Inoltre i fiorellini possono essere usati anche nelle zuppe e nelle minestre. Ha proprietà depurative e antiossidanti
- primula: utilizzata contro le malattie invernali e il mal di testa, i fiori sono perfetti per preparare le tisane. Inoltre sono usati per dare sapore anche a vino, aceto e tè. Ma non solo: i petali si usano per preparare marmellate, ma nulla vieta di aggiungere i fiori a minestre, zuppe, risotti, dolci, frittate e salse per insaporirli un po’. Anche le foglie giovani possono essere mangiate crude, nelle insalate (hanno effetto depurativo). Inoltre possono essere anche saltate in padella con olio o burro
- veronica: piccola pianta dai fiori azzurri (nota anche come gli occhi della Madonna), la si usa per decorare i piatti. Ha azione digestiva e diuretica