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In quali supermercati è possibile trovare farina di grillo? Facciamo chiarezza

Da tempo ormai l’Unione Europea ha approvato la vendita ed il consumo di prodotti alimentari che contengono la farina di grillo. Questa farina, che proviene dall’essiccazione e dalla macinazione dei grilli, è ricca di proteine, grassi, minerali e soprattutto Vitamina B12. Tuttavia essa ha creato un forte dibattito fra i cittadini italiani. Mentre molti sono stati contrari all’utilizzo di questo prodotto alimentare, ad altri invece ha suscitato interesse, e sempre più persone vanno alla ricerca di questa nuova farina. In Italia sono ancora poche le catene ed i supermercati in cui si vendono cibi che contengono questo nuovo prodotto, ed in quest’articolo vi spiegheremo dove è possibile trovare questi alimenti.

I supermercati italiani che vendono farina di grillo

In Italia, nonostante la legge che prevede l’inserimento nel mercato della farina di grillo sia stata approvata ormai da un po’ di tempo, gli alimenti a base di questo prodotto sono ancora pochi e soprattutto difficili da trovare. Infatti le principali catene italiane dove è possibile acquistare questi cibi sono il Gruppo Tosano e il Gruppo Poli. Queste due aziende possiedono punti vendita e supermercati soprattutto in regioni del Nord Italia, in particolar modo in Trentino e Veneto. Per il momento gli unici alimenti a base di farina di camola in commercio sono biscotti, pane e patatine in busta. Tuttavia molto presto potrebbero entrare in commercio anche pasta e cracker contenenti questa “nuova” farina.

Le proprietà della farina di grillo

supermercati, dove acquistare farina di grillo

La farina di camola risulta essere un’ottima fonte proteica e ricca di proprietà benefiche. Essa infatti possiede elevate quantità di proteine, ferro, fosforo e sali minerali. Inoltre possiamo trovare moltissime vitamine, tra le quali soprattutto la Vitamina B12 (importante per la formazione di globuli rossi e ridurre il rischio di anemie).

Infine con l’utilizzo di questo novel food si potrebbe ridurre anche l’impatto ambientale, riducendo il consumo di alimenti di origine animale, e di conseguenza anche l’inquinamento che ne deriva.